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Realizzare un soppalco: come affrontarlo per non avere problemi?

Nella mia attività quotidiana spesso mi ritrovo a parlare con i miei clienti di situazioni meramente tecniche, ed ultimamente mi è capitato più volte di affrontare l’argomento relativo alla realizzazione di un soppalco: in alcuni casi si è trattato di ricavare piccoli spazi per realizzare piccole librerie o piccoli ripostigli, in altri casi si voleva realizzare veri e propri spazi abitabili.

Ma come risolvere con le autorizzazioni? Basta una semplice DIA (denuncia di inizio attività) oppure è necessario un vero e proprio permesso di costruire? Facciamo un po’ di chiarezza e vediamo come la giurisprudenza disciplina questo tipo di interventi.

L’art. 3 comma 1 D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, cita testualmente: In linea di principio, sarà necessario il permesso di costruire quando il soppalco sia di dimensioni non modeste e comporti una sostanziale ristrutturazione dell’immobile preesistente con incremento delle superfici dell’immobile e, in prospettiva, ulteriore
carico urbanistico.

Ma proviamo a dirla in termini un po’ più semplici.

In base a un rilievo logico, prima che giuridico, la disciplina edilizia del soppalco va verificata caso per caso, in relazione alle caratteristiche del manufatto che vorremo realizzare. Occorre quindi distinguere i casi nei quali, in relazione alla tipologia ed alla dimensione dell’intervento, può essere sufficiente una denuncia di inizio di attività, dai casi nei quali occorre un vero e propria permesso di costruire.

Se lo spazio realizzato con il soppalco è un vano chiuso, senza finestre o luci, di altezza interna modesta, tale da renderlo assolutamente non fruibile alle persone, abbiamo creato, in buona sostanza, un ripostiglio e quindi è sufficiente presentare una semplice DIA.

Mentre un soppalco realizzato, avente superficie di 20 mq. e posto a mt. 1,98 dal soffitto, amplia in maniera significativa la superficie calpestabile creando un nuovo spazio abitabile con conseguente aggravio del carico urbanistico: in questo caso dobbiamo richiedere il permesso di costruire.

Ho volutamente riportato degli esempi abbastanza “grossolani” per definire le giuste differenze tra un piccolo soppalco ed una nuova stanza, ma spesso le differenze sono sottili e difficili da valutare, e la letteratura è piena di sentenze dei vari organi regionali che hanno approvato o respinto dei ricorsi in base a diverse interpretazioni del codice.

Vi consiglio pertanto di rivolgervi sempre ad un tecnico qualificato ed esperto che vi guiderà nella giusta scelta per non avere problemi.

Se invece avete altre curiosità o avete bisogno di qualsiasi info contattatemi pure qui.

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